Ormeggiare una barca
I primi approcci all’ormeggio possono farti provare una sensazione di timore – come se fosse l’esame di maturità – questi sentimenti generalmente sono dati da una scarsa confidenza con il mezzo, scarsa conoscenza delle tecniche di ormeggio e dalla presenza di persone che osservano. Molti proprietari di barca rabbrividiscono al solo pensiero di ormeggiare, in realtà come per ogni operazione è solo una questione di calma, di tecnica e di pratica.
Prepara la barca all'ormeggio
Prima di entrare nel porto o di avvicinarti all’area di ormeggio prepara la barca, organizzati in anticipo. Assicurati che l’attrezzatura di cui hai bisogno sia a posto e a disposizione, prepara un mezzo marinaio, assicura le cime di ormeggio (se non le hai a terra) e sistema i parabordi. Preparati mentalmente e operativamente, in questo modo eviterai di effettuare le operazioni preliminari in fretta con conseguente perdita della calma e della concentrazione.
Ricordati di posizionare i parabodi all’altezza ottimale e di assicurare le cime di poppa senza incroci in modo che siano pronte al lancio. Se stai rientrando al tuo posto barca e le tue cime di ormeggio ti aspettano sul molo è buona regola preparare a bordo una cima extra che in caso di necessità possa essere utilizzata. A volte può capitare che il tuo posto barca sia temporaneamente occupato, con una cima a disposizione puoi accostare in un altro posto e chiedere di liberare il tuo. Elimina gli ingombri, sposta i giochi, gli asciugamani e le borse frigorifero che hai utlizzato durante la giornata: lascia solo il necessario, serve spazio.
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Valuta l'ambiente e il meteo
Valutare con anticipo la situazione di ormeggio e le condizioni meteo marine ti fornisce una enorme vantaggio. Ti consente di prepararti mentalmente e di anticipare eventuali contrattempi. Ad esempio se decidi di omeggiare nell’ora di punta devi mettere in conto che potresti trovare altra gente sul tuo cammino, che la superficie del mare potrebbe essere increspata dal passaggio di altre barche e che gli ormeggiatori potrebbero essere impegnati in altri ormeggi. Se sei pronto a queste evenienze procedi pure, se invece queste possibilità ti generano una sensazione di incertezza puoi valutare di rientrare prima o dopo l’orario di punta in modo da avere a disposizione più tempo.
Devi anche valutare le condizioni del vento e della corrente in modo da poter anticipare le manovre, potrai così correggere in tempo la rotta e le operazioni di attracco. Considera anche che durante una giornata ventosa potrebbe essere necessario effettuare l’ormeggio con decisione e senza troppi indugi. Valuta che ci sia abbastanza spazio per posizionare la barca, in relazione al meteo, al piano di ormeggio e allo spazio disponibile potresti optare per percorrere un tratto più o meno lungo in retromarcia. In generale in relazione alla tipologia di barca si tende ad ormeggiare la barca con la poppa (parte posteriore) verso il molo, salvo altre indicazioni. Se ormeggi in retromarcia la barca è più facile da governare, si può scendere e salire con comodità e si è già pronti per la prossima giornata in mare.
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La fase di avvicinamento
In questa fase la tensione generalmente inizia a farsi sentire, cerca quindi di mantenere i nervi saldi. Ricorda che è meglio iniziare a fare pratica in giornate con poco vento, innalzando il livello di difficoltà man mano che prendi più confidenza. Mantieni quindi la calma e procedi piano, se imposti correttamente la manovra, la barca e la brezza faranno il resto. L’errore più comune quando non si ha dimestichezza con l’ormeggio è andare troppo veloci, ricordati che la barca non ha il pedale dei freni come l’automobile, prenditi quindi il tempo che ti serve e procedi con andatura lenta. Non avvicinarti al molo più velocemente di quanto sei disposto a colpirlo. Questo approccio eviterà danni e ti consentirà di comprendere appieno le dinamiche dell’ormeggio e le forze in gioco. Le prime volte puoi chiedere a qualcuno che sia esperto di mostrarti come ormeggiare e di affiancarti mentre fai pratica.
Approcciati al molo anticipando i movimenti, ricorda che le prime volte mentre stai facendo pratica “quando ti rendi conto di dover fare una manovra è già troppo tardi”. Considera quindi di anticipare le manovre in modo da dare il tempo alla barca di rispondere, se devi correggere ricordati di farlo con anticipo. Può essere utile utilizzare la tecnica dell’accelerazione intermittente, con movimenti fluidi allineati e mettiti in posizione a velocità ridotta. Guarda il tuo obiettivo verso poppa e di tanto in tanto controlla di non perdere l’allineamento della prua. Se sono presenti ormeggiatori ascolta le indicazioni, l’esperienza e l’occhio attento di un professionista ti agevoleranno. Una volta raggiunta la prossimità del molo non abbandonare la tua posizione al timone, aspetta di essere fermo e ben posizionato. In anticipo e prima che la barca tocchi il molo ingrana delicatamente la marcia avanti, il gioco è fatto!
La linea di ormeggio
Ora che hai sistemato la barca nel suo posto è importante assicurarla con delle cime e con i giusti nodi. Accertati che la marcia non sia ingranata e mantieni il motore acceso almeno fino a quando le cime a terra non saranno posizionate, questo ti consentirà di apportare ancora qualche aggiustamento ove necessario. Ricorda anche che è meglio lasciare il motore acceso in folle per qualche minuto prima di spegnerlo.
Fissa una cima a prua e una a poppa iniziando, generalmente, da quella sopravento. Una volta assicurata la barca al pontile con le due cime – una a prua e una a poppa – potrai prenderti tutto il tempo che ti serve per posizionare le altre cime e per sistemare la barca. Prima di andartene sciacqua la barca, sistemala e accertati di aver spento i dispositivi elettrici, se presente usa lo staccabatteria. Se ne hai uno metti il telo di protezione a copertura della barca. A questo punto puoi iniziare a pensare alla tua prosima uscita, senza avere la paura del rientro in porto.
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